Nel cuore del centro storico di Bari, la Basilica di San Nicola è il fulcro della cittadella nicolaiana, visitato da pellegrini provenienti da tutto il mondo e in particolare dall’Europa dell’Est.
La Basilica, ricca di storia e di opere d’arte di immenso valore, è uno dei luoghi di culto dove vengono celebrati riti di diverse confessioni religiose, nello specifico riti cattolici e ortodossi.
Quando le reliquie di San Nicola giunsero a Bari furono affidate all’abate Elia, che individuò la sede adatta ad accoglierle nella vecchia Corte del Catepano. L’area conteneva cinque chiese, dalla cui demolizione venne ricavato parte del materiale utile per la costruzione della nuova Basilica. Proprio grazie all’impiego di materiale proveniente da edifici sia religiosi che civili, la Basilica è un magnifico esempio di commistione fra sacro e profano. La Basilica è inoltre un prototipo dello stile romanico pugliese, con la caratteristica pianta a croce latina commissa.
Le forme dell’architettura normanna si rivelano sulla facciata, racchiusa tra la Torre del Catapano e la Torre delle Milizie, che fa da sostegno al portale dei leoni. Le facciate laterali sono finemente decorate, con capitelli e motivi antropomorfi e zoomorfi.
Da non perdere durante la visita agli interni della Basilica il ciborio, ossia il baldacchino di marmo che si trova sopra l’altare. Realizzato prima del 1150 e quindi a tutti gli effetti il più antico della Puglia. Di particolare interesse anche la cattedra dell’Abate Elia, che insieme al ciborio costituisce uno degli esempi più rappresentativi di scultura romanica.
La corte del Catepano
L’area della Cittadella era precedentemente occupata dalla Corte del Catepano. Bari nel 970 durante i due secoli della dominazione bizantina, era diventata Catepanato: sede di un funzionario d’alto rango, una sorte di governatore, che aveva giurisdizione su tutti i possedimenti bizantini in Italia]
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