Museo Diocesano

Ospitato dagli edifici dell’Episcopio barese, il Museo Diocesano di Bari identifica e raccoglie una vasta collezione di arte sacra e reperti storico-archeologici che si espandono su un termine temporale compreso tra l’epoca longobarda e il periodo contemporaneo (fino al XVIII secolo circa).

Il Museo Diocesano di Bari, allestito al primo piano del Palazzo Arcivescovile, è stato istituito il 7 giugno 1981, per volere dell’arcivescovo Mariano Magrassi, per valorizzare la conoscenza del patrimonio storico-artistico, proveniente dalla Cattedrale di San Sabino, dal territorio diocesano e da donazioni.

L’itinerario prevede un archivio dei documenti inerenti la storia della Cattedrale: dai disegni architettonici per la sua realizzazione a foto e testi risalenti a varie epoche.

Una vasta sala reperti scultorei espone testimonianze preziose della vicenda costruttiva (paleocristiana e medievale) della Cattedrale. Di particolare interesse il pavimento risalente al VI secolo, le transenne bizantine (XI secolo), alcune lastre medievali (XIII secolo), dei rari frammenti di architrave e capitello e le lastre tombali del XV secolo.

Proseguendo il percorso presso la sala dei dipinti si possono ammirare diverse opere pittoriche tra cui la “Madonna con bambino” eseguita dallo ZT, monogramma con il quale si identifica un pittore dalla personalità complessa e versatile, documentato in Puglia fra 1500 e 1539.

Infine la sala del tesoro raccoglie i più rappresentativi manufatti in metallo prezioso della Cattedrale, scampati alle confische, che si accompagnarono nei secoli passati ai periodi di calamità e di guerra. Calici, pissidi, ostensori ed altri oggetti legati alla liturgia, nonché di reliquiari, testimonianza della diffusa venerazione di frammenti di ossa e di oggetti legati al culto dei santi.

Il Museo custodisce inoltre una delle testimonianze più significative della memoria storica di Bari e un vero tesoro dato da lunghi rotoli di pergamena risalente al 797 che riporta l’Exultet, l’inno cantato dal diacono all’inizio della veglia pasquale, che annuncia la resurrezione di Cristo.