Le architetture cristiane di Bari

Nato e vissuto in Turchia, ma traslato dapprima a Bari e poi a Venezia, San Nicola di Bari (o Nicola di Myra, secondo la dicitura più corretta) fu un esempio di devozione alla fede, anche negli anni della persecuzione diocleziana.

Il capoluogo barese trova, nella Basilica di San Nicola (o nicolaiana), il suo fulcro religioso, benché la sede vescovile sia collocata presso la Cattedrale di San Sabino. Ciascuno di questi luoghi della fede è caratterizzato da una alternanza di stili (dal romanico al barocco), ma con alcuni elementi in comune; tra questi, il fatto di trovarsi così ben inseriti nel contesto urbanistico cittadino che la loro scoperta è incidentale, addentrandosi per i vicoli, le piazze e le strade di Bari Vecchia.

Contrariamente all’uso di molte città capoluogo italiane, infatti, le chiese si inseriscono nell’architettura cittadina senza stravolgerla, in una fluidità che ci permette di passare da un punto all’altro in maniera tranquilla, quasi “slow”.

Da San Nicola a San Sabino, dalla settecentesca San Michele Arcangelo all’elegante stile barocco della Chiesa del Gesù, le architetture cristiane di Bari raccontano un percorso e una storia di devozione vissuta in punta di piedi, da scoprire addentrandosi nel centro storico.

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