Molti dei prodigi attribuiti a San Nicola, santo patrono di bambini e studenti, hanno a che fare con i più piccoli.
Si racconta che Nicola era in viaggio per il concilio di Nicea. Fermatosi in un’osteria gli fu presentata, a detta dell’oste, una pietanza di pesce. Ispirato da Dio si accorse che era carne umana. Chiese di essere accompagnato a vedere in che modo era conservato quel “pesce”. Scortato dall’oste, si rese conto che nelle botti, sotto sale c’erano i corpi di tre bambini.
Nicola si fermò a pregare e miracolosamente, le carni dei bambini si riattaccarono alle ossa e i loro corpi ripresero vita. Tale prodigio spinse l’oste alla conversione e al pentimento.
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