La Manna di San Nicola

La Manna di San Nicola
La Manna di San Nicola
La Manna di San Nicola

La manna di San Nicola è l’acqua che si forma nella tomba del Santo (fin dalla sua sepoltura nella Basilica di Mira). Secondo le cronache le ossa galleggiavano in questo liquido quando vennero trafugate dai marinai baresi. Il prodigio continuò anche quando le ossa del Santo furono collocate all’interno della Cittadella Nicolaiana e i fedeli iniziarono ad attribuirgli proprietà taumaturgiche.

Nel corso dei secoli sono stati usati termini diversi per definire il liquido, come oleum, unguentum; i russi lo definiscono myro e i greci myron. Secondo le analisi del laboratorio di chimica dell’Università di Bari effettuate nel 1925, si tratterebbe in realtà di acqua di particolare purezza (40 mg litro di residuo fisso contro i 100 mg che di solito si trova nell’acqua e i 50 mg che raramente si riscontrano) che probabilmente si forma dalla condensazione vaporosa.

Dal 1980 la manna viene prelevata ogni 9 maggio, ricorrenza della Traslazione, e raccolta in un’ampolla di cristallo chiamata “il vetro di San Nicola”. Alcune gocce della manna vengono diluite in acqua e distribuite ai fedeli perché beneficino delle proprietà taumaturgiche attribuite al liquido.

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