Castello Svevo

Il Castello, nella sua imponenza, è l’immagine medioevale della città di Bari. Austera fortificazione caratterizzata da importanti geometrie. Da percorrere e ammirare da tutti i suoi lati e da tutti i punti di vista.

Il Castello normanno sorge sui resti di antiche strutture bizantine ed  è la risultante di diverse fasi edilizie che furono comprese fra il dodicesimo e il XVI secolo. In origine venne edificato da Ruggero il Normanno nel 1131 architetturalmente caratterizzato da un impianto quadrangolare con torri quadrate alle estremità. Fra il 1233 e il 1240 il Castello normanno Svevo venne ristrutturato da Federico II di Svevia che aggiunse il portale ogivale con archivolto scolpito, il vestibolo voltato a crociera e la loggetta affacciata sul cortile, con capitelli di raffinata fattura firmati da Minerrus da Canosa, Melis da Stigliano e Ismael, e la Sala Sveva che si trova nel lato nord. Fra il 1501 e il 1549 Isabella d’Aragona e la figlia Bona Sforza, duchesse di Bari, stabilirono nel castello una raffinata corte rinascimentale e, per adeguarlo all’introduzione delle armi da fuoco, lo fortificarono con una cinta bastionata ed un ampio fossato.

Il Castello Svevo ospita importanti esposizioni temporanee e il Museo della Gipsoteca, la cui collezione è costituita di calchi in gesso di sculture ornamentali provenienti da monumenti religiosi e civili della regione. È contemporaneamente la sede della Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici della Puglia.