Chiesa di San Michele Arcangelo

Realizzata nel XVII secolo e in apparenza nascosta tra gli edifici, la chiesa di San Michele Arcangelo è parte della storia di Bari.  Si dice che, al loro arrivo a Bari, le ossa di San Nicola siano state conservate proprio in questa chiesa. Una stretta scala nella controfacciata porta ai resti, emersi durante scavi recenti, della distrutta chiesa altomedievale extra moenia dedicata a S. Benedetto, con pavimento a lastrine calcaree e in pietra scura a comporre figure geometriche. La chiesa faceva parte del monastero dei benedettini fondato nel X secolo, in cui aveva sede uno scriptorium, centro culturale per la scrittura dei codici; riedificato nel XVIII secolo, conserva ancora il chiostro della struttura originale.

Nel cortile del convento settecentesco, sono tutt’ora visibili i resti del chiostro medievale, composto da due ali, aperte da quadrifore di cui solo una conservata integra e decorata da colonnette con capitelli a stampella.

Da via Vallisa è possibile vedere il campanile a vela medievale, inserito tra le abitazioni che si addossano al convento, costituito da una fronte cuspidata e cinque monofore.